Video, la cronaca del primo esperimento di fusione magnetica
Video, la cronaca del primo esperimento di fusione magnetica
Tre filmati spiegano efficacemente il meccanismo che presiede al confinamento del plasma nel processo in cui trizio e deuterio diventano elio
La fusione a confinamento magnetico è una fonte energetica sicura, sostenibile e inesauribile, che riproduce i princìpi tramite i quali le stelle, Sole compreso, generano la propria energia, garantendone un’enorme quantità a zero emissioni e rappresentando una svolta nel percorso di decarbonizzazione.
Tre filmati ufficiali, resi disponibili da entità che in vario modo contribuiscono oggi alla ricerca sul tema, aiutano a spiegare visivamente il meccanismo che presiede al confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica, finalizzato alla produzione di energia tramite isotopi di idrogeno (segnatamente trizio e deuterio) che raggiungono campi magnetici da 20 Tesla nonché temperature dell’ordine di 100 milioni di gradi.
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Oltre a un’infarinatura generale sulla fusione magnetica (”HTS Magnet for Commercial Fusion Applications”) e sulla collaborazione fra Stati Uniti e Italia (“Strategic Alliance – Eni&MIT | Eni Video Channel”), un bellissimo video dal titolo evocativo (“A Star in a Bottle: The Quest for Commercial Fusion”) entra nel dettaglio di una tecnologia capace, in potenza, di rivoluzionare il mondo di tutti noi nel breve-medio periodo.
L’antefatto è noto: l’8 settembre, l’ex Ente Nazionale Idrocarburi ha annunciato che la CFS, società spin-out del Massachusetts Institute of Technology di cui il gruppo petrolifero italiano è il maggiore azionista, ha condotto con successo il primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors), che assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica.
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