Manutenzione SEO per contenuti pubblicati: dove si comincia?
Manutenzione SEO per contenuti pubblicati: dove si comincia?
Pensi che un tema già sul tuo sito Web meriti più attenzione? Forse, hai bisogno di qualche azione di sostegno alla Seach Engine Optimization
Il tuo sito ha l’obiettivo di posizionarsi in alto sulla SERP, se possibile nei primi tre risultati della pagina dei risultati di Google. Per ottenere – e mantenere – un simile risultato c’è bisogno di un buon lavoro di fondamenta e qualche ritocco per la manutenzione futura. Insomma: con gli articoli non si finisce mai di lavorare, perché chi si ferma rimane inevitabilmente indietro!
Non ci riferiamo solo ai potenziali cambiamenti a livello di contenuti, che evolvono con il tempo, le nuove scoperte o i nuovi avvenimenti storici strettamente relativi all’argomento. Stiamo parlando della SEO e della strategia di digital marketing da cui questi contenuti sono nati e devono svilupparsi, al fine di creare un contenuto completo, sì, ma anche appetibile agli occhi dello spider Google.
Errori SEO: quando le attività diventano obsolete o inutili?
Manutenzione SEO: perché, come e quando farla?
La SEO, proprio come qualsiasi argomento trattato, cambia e si evolve. Gli algoritmi di Google migliorano, vengono stravolti dal tempo che passa, e non occorre davvero che passino due o tre anni prima che i tuoi contenuti, così faticosamente elaborati, abbiano bisogno di una registrata.
Ogni contenuto, dal sito fino all’eCommerce passando per il blog, fa parte di una strategia più grande di digital marketing. Devi immaginarli come le ruote di un meccanismo di un complesso orologio. Ne basta uno che gira male, e tutto si ferma o subisce il contraccolpo.
Non aspettare che la SEO “si rompa” per intervenire sui vecchi contenuti. La prima parte di questa procedura implica che tu possa rivolgerti a una persona informata o sappia come fare per tenerti al passo con i cambiamenti dell’algoritmo. Basta seguire le direttive dei guru Google per sapere qual è la direzione, ma spesso anche così non è semplice. Ci vuole pianificazione, ci vuole sperimentazione. Ci vogliono idee e la consapevolezza che la SEO, almeno all’inizio, si basa sul trial and error.
Potresti aver bisogno di fare un po’ di manutenzione per tenere il passo sulla SERP. Se i tuoi competitors sono ossi duri – e probabilmente lo sono – i tuoi contenuti non dovrebbero mai adagiarsi sugli allori. Le nuove strategie digitali sono la linfa vitale che ti proietta verso il futuro, e il successo.
Nella peggiore delle ipotesi, potresti aver bisogno della manutenzione perché hai perso ranking. No, non c’è bisogno di buttare i tuoi contenuti nel cestino. A volte basta un semplice lavoro di lima, qua e là, per riportare in auge contenuti che Google ha smesso di premiare.
Errori SEO: quando le attività diventano obsolete o inutili?
Manutenzione SEO per mantenere o migliorare il ranking
Reperire costantemente informazioni sui cambiamenti dell’algoritmo non è eccessivo né compulsivo. È l’unico modo per comprendere a fondo le dinamiche che spostano l’ago della bilancia nell’ecosistema della SEO. Tenersi aggiornati e, al tempo stesso, verificare le metriche almeno una volta al giorno sono elementi che fanno parte delle best pratices SEO che tutti dovrebbero rispettare.
Ogni 3-4 mesi, invece, dovresti valutare l’opportunità di eseguire analisi mirate dei KPI significativi, da confrontare con le performance dell’anno precedente in maniera da avere un metro di misura che ti aiuti a capire in che direzione prosegue l’attività.
Le visite sono aumentate?
Sono diminuite?
In entrambi i casi: riesci a spiegarti il motivo?
Si tratta di motivazioni contingenti, di cambiamenti alla strategia o di nuovi concorrenti? Ogni fluttuazione del numero di visite dovrebbe essere studiata e compresa, al fine di produrre una strategia capace di sostenerla.
Tra le cose importanti vi è l’architettura dei link interni. È facile perdersi nell’oblio dei link non ottimizzati e, peggio ancora, è facile che si verifichino cambiamenti tali da produrre link interrotti o penalizzazioni Google dovute a un backlink da un sito sgradito. Per esempio, potresti aver spostato una categoria, dimenticando di modificare i link interni a una pagina in maniera da riflettere il cambiamento.
Pensi che un articolo abbia perso ranking per via dei contenuti poco performanti? Non ti spaventare. Analizza quello che hanno fatto gli altri (riuscendo) e sviluppa una strategia capace di trasformare un contenuto esistente in un piccolo capolavoro SEO.
Se pensavi che il lavoro del SEO specialist si fermasse al momento della pubblicazione, ebbene, non sei mai stato tanto lontano dalla verità. Qual è l’attività SEO che consiglieresti a tutti di svolgere?
Pronto soccorso SEO: 5 errori da non fare per indicizzarti
Potresti essere interessato anche a:
Come pulire l’aria soffocante di Nuova Delhi: lo studio
Una ricerca sul particolato che asfissia le città dell’India settentrionale rivela quali sono le sostanze particolarmente dannose alla salute
All’Aerodromo militare di Locarno un innovativo rifugio per la fauna
Gli specialisti del DDPS hanno agito sulle siepi perimetrali dello scalo sopracenerino creando un luogo di ritirata e fonte di cibo per gli animali
Una DAO in Formula 1 dall’accordo fra ApeCoin e BWT Alpine
L’organizzazione decentralizzata del teschio roteante e l’équipe francese attiveranno una fanbase mondiale tramite esperienze reali e Web3
Video, l’ecosistema unico della foresta alpina del Lötschental
Il luogo ideale per studiare la crescita degli alberi a diverse altitudini nel Canton Vallese è raccontato in un filmato del WSL molto innovativo