Così l’ecosistema Healthcare cinese strizza l’occhio all’Europa
La Provincia dello Zhejiang pianifica da anni lo sviluppo di una florida industria della salute: un’opportunità su cui riflettere "pro domo UE"
Lo Zhejiang è una provincia orientale e costiera della Repubblica Popolare Cinese che conta più di 64 milioni di abitanti.
Assieme alle provincie confinanti, si arriva ad oltre 300 milioni di persone che vivono e lavorano in una delle zone più sviluppate di quel Paese.
Numeri da capogiro, se confrontati con l’Europa.
Lasciando agli economisti le valutazioni di scenario, è opportuno soffermarsi su alcune peculiarità che contraddistinguono le imprese che si occupano della salute delle persone.
Sono aziende che lavorano per il bene del paziente, così come gli ospedali ed i centri di Ricerca, in Europa come in Cina e nel resto del Mondo.
La Healthcare Industry è diversa dagli altri settori manifatturieri proprio per questo.
Questi “altri” sono “customer oriented” e quindi applicano logiche e strumenti di marketing che nel mondo Healthcare trovano poco spazio.
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Necessaria premessa: in campo sanitario l’acquirente non è il consumatore finale
La decisione di acquisto non la prende il consumatore finale, ma il personale delle istituzioni sanitarie nel suo interesse, in quanto “paziente”.
È evidente che le politiche industriali di questo settore sono strategiche e devono essere pensate per il lungo periodo.
Questa lunga introduzione serve a presentare un caso particolare di politica industriale.
La Provincia dello Zhejiang ha adottato da tempo una strategia di sviluppo di questo settore, così importante per la vita delle persone.
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Dal 2015 una precisa strategia affidata alla Healthcare Industry Association (HIA)
Nel 2015 il Governo di quella Provincia ha promosso la costituzione della Healthcare Industry Association (HIA), mettendo le imprese locali sotto la guida della Commissione Provinciale per lo Sviluppo e le Riforme.
Lo scopo della HIA è favorire l’integrazione fra risorse industriali cinesi ed internazionali attraverso la costruzione di una piattaforma industriale della salute.
Gli associati sono circa 200 e comprendono aziende medicali, ospedali ed istituzioni sanitarie, gruppi finanziari ed assicurativi, istituzioni per l’assistenza agli anziani, alle madri ed ai bambini, centri di riabilitazione, università e istituzioni di ricerca.
Hanno messo assieme tutti i “player” interessati alla salute dei cittadini.
E possono contare su un’università interamente dedicata alla salute e alla sanità che data al 1912, la Zhejiang University School of Medicine (in sigla ZUSM).
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Capitale gemellata con città di lingua italiana: Pisa, Verona e la svizzera Lugano
Hangzhou, la capitale che guida questa rivoluzione sanitaria, ha circa 11 milioni di abitanti, è posta all’estremità meridionale del Gran Canale della Cina che la collega a Pechino, è uno dei centri economici più importanti del Paese asiatico, in particolare per quanto riguarda il settore del commercio elettronico, ed è un costante colosso industriale e finanziario fin dallo scorso millennio.
Ha la particolarità di essere gemellata con tre città di lingua e cultura italiana: Pisa dal 2008, Verona dal 2019 e la svizzera Lugano dal 2014.
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“Comunicazione, coordinamento tra imprese e istituzioni e crescita industriale”
HIA è organizzata per comitati professionali specializzati nei diversi settori in cui è suddiviso l’ambito sanitario ed ha tre funzioni: comunicazione, coordinamento tra imprese e istituzioni e sviluppo industriale.
Il “vantaggio” di un regime autoritario come quello cinese è che le cose le fanno quando il Governo decide, senza bisogno di mettere d’accordo nessuno.
E le loro imprese devono adeguarsi.
In Europa una cosa del genere è pura fantascienza, ma le nostre diversità non ci consentono di far finta che realtà come quella di HIA non esistano.
Esistono eccome! E sono l’espressione “locale” di una Provincia che ha più abitanti dell’Italia.
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L’imperativo di inseguire vantaggi reciproci, anche se con un regime autoritario
In qualche modo dovremo imparare a rapportarci con realtà come la Healthcare Industry Association e magari riusciremo anche a trovare il modo di condividere buone opportunità e vantaggi reciproci.
Una cosa però deve essere ben chiara: per affrontare questi temi è indispensabile fare squadra, e in ogni squadra tutti i ruoli devono essere coperti, Imprese, Sanità, Ricerca Scientifica e Politica Industriale, con tanto di lettere maiuscole.
Ovviamente possiamo iniziare soltanto più in piccolo che in Cina, ma da bravi europei ci metteremo del nostro per fare meglio di chiunque altro.
In questo siamo bravini, se vogliamo. Fateci sapere che cosa ne pensate.
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